VALDICASTELLO (LU) – Una delle forme più antiche dell’uomo di Neanderthal potrebbe aver frequentato l’area di Valdicastello, frazione collinare di Pietrasanta, durante un periodo interglaciale. È quanto emerge dallo studio preliminare condotto dal team dell’associazione ArcheoVersilia sulla Tana del Lupo, piccola cavità carsica del territorio.
I primi risultati – frutto di una ricerca multidisciplinare attivata con il contributo di Università di Pisa, CNR di Roma e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio – saranno presentati martedì 6 maggio alle ore 18 al Salone dell’Annunziata (Chiostro di S. Agostino), nel corso di una conferenza pubblica a ingresso libero.
Durante l’incontro verranno illustrati i materiali raccolti, tra cui fauna e manufatti litici, che indicano una possibile frequentazione neandertaliana in un’epoca remota e mai documentata prima nell’area apuoversiliese.
Relatori della serata, insieme ai membri di ArcheoVersilia (Lorenzo e Roberto Baldi, Nicola Biagi, Pietro Cinquegrani, Alessandro Torselli e la responsabile del progetto Deborah Giannessi), saranno anche Giulia Picchi della Soprintendenza, Marco Serradimigni (archeologo) e Luca Pandolfi (paleontologo dell’Università di Pisa).
ArcheoVersilia è impegnata dal 2023 in un ampio progetto di survey archeologico, con concessione ministeriale e patrocinio del Comune di Pietrasanta, nelle zone di Valdicastello e Cardoso, in collaborazione con la Soprintendenza e l’associazione Uoei Pietrasanta, per l’individuazione di nuovi siti di interesse preistorico.