BARGA (LU) – Sabato 10 maggio alle ore 11 riapre al pubblico, presso la Fondazione Ricci di Barga, la mostra fotografica “L’Arte della luce. Storia della fotografia a Barga: viaggio nell’Archivio Pietro Rigali”. L’esposizione è stata completamente rinnovata grazie alla donazione dell’intero archivio fotografico del maestro Pietro Rigali, figura centrale nella storia dell’immagine in Valle del Serchio.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Ricci e dall’Istituto Storico Lucchese – sezione di Barga, in collaborazione con gli eredi del fotografo e con il patrocinio del Comune di Barga. Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Oltre 400 fotografie originali e inedite guideranno i visitatori alla scoperta di Barga e del suo territorio tra fine ’800 e metà ’900. Scatti che raccontano la vita quotidiana, la trasformazione urbana, le feste religiose e popolari, i ritratti di famiglia, ma anche momenti storici come il terremoto del 1920 e gli anni del fascismo.
Le curatrici Sara Moscardini e Caterina Salvi hanno suddiviso il percorso espositivo in nuove sezioni tematiche, tra cui:
- La biografia fotografica di Pietro Rigali
- La storia della fotografia a Barga (1880-1920)
- La rinascita dopo il terremoto
- L’inverno e la neve
- I riti, il calcio, la scuola e la banda
- Il ritratto come documento del tempo
Pietro Rigali, nato a Barga nel 1906, fu apprendista dello storico fotografo Pietro Iacopetti e ne raccolse l’eredità. Oltre a essere un fotografo apprezzato, fu anche un animatore della vita culturale e sportiva del territorio, tra i fondatori della sezione locale del CAI. Morì nel 1992, lasciando un archivio di oltre 40.000 immagini oggi finalmente accessibile.
La mostra si svolge proprio negli spazi che furono per anni lo studio di Rigali, oggi sede della Galleria Comunale: un luogo che conserva ancora l’anima e la luce del suo lavoro.